N. 38

RITRATTO DI GENTILUOMO DI SEGUACE DI REMBRANDT HARMENSZOON VAN RIJN

Indagine diagnostica (documento pdf)

REMBRANDT HARMENSZOON VAN RIJN, seguace di
(Leida 1606 - Amsterdam 1669)

RITRATTO DI GENTILUOMO CON CAPPELLO PIUMATO
Olio su tavola, cm. 66 x 54,5
Firma e data 'Rembrandt 16(?)', a destra della spalla

PROVENIENZA
Asta Londinese, 1932 (com. della proprietà)
Collezione Paolo Castellini, Roma
Erede collezione Paolo Castellini, Parigi

Il dipinto è stato oggetto di studio di indagine diagnostica che ha rilevato, nei punti sottoposti ad analisi di fluorescenza dei raggi X, il calcio, riferibile al sottilissimo strato preparatorio, mentre per quanto concerne la tavolozza essa è basata sull’impiego di bianco di piombo, terre e cinabro per gli incarnati e le colorazioni più calde (vedere intera relazione di indagine diagnostica a richiesta). Inoltre le analisi hanno segnalato la presenza del bianco di zinco, rilevato in alcuni punti della figura ossia le luci sull’abito, sul cappello e sulla piuma, per cui si può ipotizzare che la presenza di pigmento di zinco possa essere riconducibile a delle integrazioni pittoriche (ibidem). Inoltre è stata condotta indagine sulla firma e data a destra della spalla del ritratto, che stabilisce la pertinenza della stessa alla pittura ma rileva un rinforzo postumo sovrapposto a questa.

Il ritratto, indubbiamente di notevole bellezza sia per la resa pittorica, sia per la sua introspezione psicologica, riserva comunque difficoltà attributive per quanto concerne l’individuazione di un pittore gravitante nell’ambito del grande maestro olandese o di un seguace.
Nel ritratto le stesure pittoriche sovrapposte attraverso grossi impasti di colore che si arriccia e si raggruma in particolar modo sugli incarnati, in via teorica, farebbero riferimento al periodo della maturità artistica di Rembrandt, ossia agli anni cinquanta e sessanta. Questo rimane evidente nei diversi autoritratti, come il ‘Ritratto di anziano con berretto nero’, custodito alla Gemaldegalerie Alte Meister, di Dresda, datato al 1654, nel ‘Ritratto di vecchio giudeo’, conservato al Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo e nel ‘Ritratto di uomo con barba e cappello’, del 1657, alla National Gallery di Londra.
Al contempo va sottolineato che l'esistenza di pittori postumi rembrandtiani, appartenenti anche ad epoche differenti, intenti nel riprodurre in maniera più o meno abile lo stile del gande maestro ha ingigantito e reso più complesso l'albero genealogico dei pittori olandesi e d'oltralpe classificati rembrandtiani.

CONDIZIONI DEL DIPINTO
Tavola con parquettatura al retro databile all'inizio del novecento. Rottura restaurata in senso verticale al centro del dipinto. Due pinti di restauro sulla piuma del cappello, in alto al centro, vicino al bordo e a destra. Stesura di vernice disomogenea. Per le analisi diagnostiche più approfondite rimandiamo alla relazione qui di seguito citata

CORNICE
Cornice di linea S. Rosa in legno a lacca nera con bordi in oro a palmette e baccelli, della fine del XIX secolo

Il dipinto è corredato da relazione di indagini diagnostiche condotte dall’Ing. Claudio Falcucci in data 29 gennaio 2021 (pubblicata su www.astebabuino.it)

Relazione tecnica condotta sulla firma dal restauratore Alessandro Fiorini in data 10/02/2021

Il dipinto è dotato di certificato di importazione temporanea, del Ministero per i Beni e le attività culturali e per il turismo, ufficio esportazione di Genova, in data 22/01/2021
€ 12.000 / 18.000
Stima
€ 10.000
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