N. 213
KOSSIGA BOIA
REPORTAGE FOTOGRAFICO KOSSIGA BOIA, 2006
costituito da cinque stampe fotografiche di scritte murali, ritrovate da Anna Maria Cossiga e realizzate a Roma nel 1977.
Misure cm. 50 x 70.
PUBBLICAZIONI
V. Mazzarella, R. Giulieni (a cura di), Kossiga Boia, catalogo mostra, Galleria Monserrato Arte 900, Roma, 2006 con testi di Annamaria Cossiga, Francesco Cossiga e Vincenzo Mazzarella.
Fu Alfredo Polichetti, agente Digos, a scattare le foto. Lo faceva per disposizione dell'allora Ministro degli Interni Francesco Cossiga, che diverrà poi presidente della Repubblica nel 1985. È stata la figlia Anna Maria, scartabellando tra le carte del padre, a ritrovare le immagini e a pensare di farne una mostra. È nata così l’iniziativa Kossiga Boia. Al vernissage c’era anche lui: il picconatore. Ma arrivano in auto blu scortate anche Giuliano Amato, Oliviero Diliberto, Clemente Mastella e molti altri.
Sulle fotografie scorrono i flash di quegli anni. I muri della Roma di allora, dalla periferia al centro storico. Kossiga con la K e le ss runich, incarna il potere e come tale viene attaccato dall’estrema sinistra come dall’estrema destra, accusato di un uso troppo disinvolto delle forze dell’ordine e della repressione. È 'l’assassino' ma anche 'il zuzzurellone'. I graffitari di allora lo paragonarono a John Wayne e a Sandokan