N. 71
DIPINTO FIGURA CHE GUARDA DI MARIO TOZZI, 1945
MARIO TOZZI
(Fossombrone 1895 - Saint-Jean-du-Gard 1979)
Figura che guarda, 1945
Olio su tela, cm. 36,3 x 27
Firma in alto a destra
PROVENIENZA
Collezione privata, Roma
Mario Tozzi nasce a Fossombrone presso Urbino nel 1895 e trascorre l’infanzia e l’adolescenza a Suna, sul Lago Maggiore. Subito dopo la Prima Guerra Mondiale conosce la parigina Marie-Thérèse, sua futura moglie, e si stabilisce nella capitale francese, iniziandovi la sua carriera artistica. Qui espone nel 1920 al Salon des Independants e viene subito notato con favore dalla critica. In Italia esporrà dietro invito alle Biennali di Venezia, alle mostre del Novecento italiano e alle Quadriennali romane. Nel 1926 fonda a Parigi il Group de Sept (Gruppo dei sette), riunendo con se i principali artisti italiani residenti nella città: Campigli, De Pisis, De Chirico, Savinio, Paresce e Severini.
La pittura di Mario Tozzi si evolve in una sospensione tra una realtà fantastica, surrealista e una realtà geometrizzata, aprendo alle infinite possibilità della memoria e ai territori dell’immaginario e del mito; le figure, in forme arcaizzanti che richiamano le terrecotte etrusche, si collocano in calcolato equilibrio fra strutture geometriche. Il critico Pierre Restany in Mario Tozzi individua nel femminino la necessità dell’evoluzione della sua pittura. La discriminante femminile è il riduttore formale dell’immaginazione creativa. La femmina oggetto diventa il ricettacolo di un tesoro di esperienze e conoscenze; dalla femmina oggetto all’oggetto femmina. Tutto questo è sintetizzato nell'opera qui presentata, un vero capolavoro e punto cardine della maturità artistica del grande Maestro
Certificato di autenticità e archiviazione dell'Archivio Tozzi, in data 03/03/2016