DIPINTO DI CARLO MONTARSOLO, 1959

CARLO MONTARSOLO
(Terni 1922 - Roma 2005)

Inverno. Motivi di neve tra i rami, 1959
Olio su tela, cm. 69,5 x 49
Firma in basso a destra
In cornice

PUBBLICAZIONI
La luce, il suono, il colore. Retrospettiva, catalogo mostra, Museo d'Arte Moderna di Jerevan, Armenia, 2020, p. 15

Sin dai primi anni Quaranta è presente sulla scena artistica nazionale e internazionale, segnalato da critici e studiosi d’arte come Argan, Brandi, Bucarelli, Carluccio, Crispolti, Trimarchi, Valsecchi, Venturoli. (..) Il suo personalissimo uso di una tecnica pittorica dove viene esaltato il dato cromatico come fattore luministico ha fatto di lui uno dei più interessanti artisti della pittura italiana astratta del dopoguerra. Durante la sua carriera partecipò alla Biennale di Venezia (1959) e vinse numerosi premi tra gli anni Sessanta e Settanta. Presente a tutte le Quadriennali d’Arte a Roma.
'È soprattutto la produzione degli anni Sessanta e in parte Settanta del secolo scorso a caratterizzare l’arte di Carlo Montarsolo nel quadro dell’arte italiana del dopoguerra. In cui si innesta con un registro astratto di forte connotazione materica e un taglio visivo vigilato tra intimismo lirico e visionarietà. Un registro di particolare interesse scientifico, annunciato dagli oli della seconda metà degli anni Cinquanta, come Paesaggio d’inverno del 1957, o Serra di fiori dal campanile, del 1959, già materici e astratti e segnati da un singolare movimento interno dall’assetto formale, scandito come in frammenti e tessere di suggestive orografie planari.

da Giorgio Agnisola, La luce, il suono, il colore, catalogo della mostra, Museo d'Arte Moderna di Jerevan