ASTA 273 MAGGIO 2024 ASTA DI DIPINTI DI PRESTIGIO - II

N. 285

BEFFA AL MAXXI DI LUAN SCARINGELLA

LUAN SCARINGELLA
(Roma 1967)

Beffa al MAXXI - orgasmo spray, 2010
Tecnica mista e collage su tela, cm. 50 x 30
Marchio dell'Artista in basso a sinistra
Firma, data e titolo al retro

Autentica dell'Artista

Artista romano beffa il museo ed espone il suo ‘Orgasmo Spray’. Luan Scaringella è riuscito ad appendere clandestinamente in una delle gallerie la sua opera. ‘Un atto di terrorismo artistico’. La direttrice Arte: ‘Fuori programma divertente’. Il presidente della fondazione: ‘Performance piacevole e arguta ma una seconda volta perderebbe di originalità’. Questo è il titolo di un articolo uscito il 4 ottobre 2010 sulle pagine de ‘La Repubblica’, che racconta l’azione compiuta da Luan Scaringella che beffando la sorveglianza del MAXXI è riuscito ad appendere in una delle gallerie la sua opera 'Orgasmo Spray'. L'esponente del neo pop concettuale è riuscito ad introdurla al Maxxi grazie alle piccole dimensioni e l'ha corredata con una targhetta illustrativa identica per grafica e misure a quelle delle altre opere esposte nel museo di via Guido Reni. Vi si legge: 'Luan Scaringella (Roma, 1967) - Orgasmo spray (2010) - Come 'sarcasmo' sull'umana trivialità - intesa come denaro, vizio e soddisfazione primaria. Da oggi, disponibile in confezione spray'. L'artista, che si è autodenunciato, ha spiegato così il suo atto da artista clandestino che definisce ‘al limite del terrorismo artistico’: ‘Il movente? Sognavo di esporre al Maxxi. Una notte, ho sognato di esporre al Maxxi. Un giorno, la mia opera è stata esposta al Maxxi’, aggiunge l'artista che ha anche fotografato tutta l'operazione.
L’azione ha destato grande curiosità ed ha risuonato su varie testate della stampa nazionale, tra cui, oltre La Repubblica, anche Il Giornale, Insideart, Artribune, Exibart, Un.Do Net, Il Secolo XIX e Dagospia
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