N. 206
DIPINTO PITTORE FIAMMINGO XVII SECOLO
PITTORE FIAMMINGO XVII SECOLO
RITRATTO DELL' IMPERATORE OTONE
Olio su tela applicata su tavola. cm 53 x 41.
PROVENIENZA
Famiglia romana.
La presenza del nome sopra la testa del ritratto, "OTHO 8"", ricorda le tavole di Cristofano dell’Altissimo (1525 - 1605) inviato da Cosimo I De Medici nel 1552 per realizzare le copie di quasi tutte le opere di ritratto della famosa Collezione Giovio (1483 - 1552), raccolta sul lago di Como dal vescovo umanista che aveva dedicato la sua vita alla ricerca dei ritratti di personaggi famosi. La Collezione Giovio andò dispersa alla sua morte ma la maggior parte delle copie dell’Altissimo sono state tenute insieme dai Medici e decorano oggi i corridoi degli Uffizi. Nel 1597 l'intera raccolta fu riordinata secondo le dignita' e professioni dallo scrittore vicentino Filippo Pigafetta che segnalo' le lacune in modo che la serie potesse essere aggiornata. L'interesse iconografico della raccolta ha favorito nel tempo, la diffusione di nuove copie come quelle ordinate da Ferdinando del Tirolo nel 1595, ed è proprio in questo filone produttivo che può essere inserito il nostro dipinto, realizzato da un ignoto pittore fiammingo o tedesco, nella prima metà del XVII secolo.
CONDITION REPORT
Tela applicata su tavola parchettata nel XX secolo. Il dipinto presenta minute integrazioni pittoriche sugli incarnati, sulla piccola figura di Ercole che lotta con il leone Nemeo dipinta sul paraguance dell'elmo e sui bordi. Vecchia vernice finale ossidata sulla superficie pittorica.
RITRATTO DELL' IMPERATORE OTONE
Olio su tela applicata su tavola. cm 53 x 41.
PROVENIENZA
Famiglia romana.
La presenza del nome sopra la testa del ritratto, "OTHO 8"", ricorda le tavole di Cristofano dell’Altissimo (1525 - 1605) inviato da Cosimo I De Medici nel 1552 per realizzare le copie di quasi tutte le opere di ritratto della famosa Collezione Giovio (1483 - 1552), raccolta sul lago di Como dal vescovo umanista che aveva dedicato la sua vita alla ricerca dei ritratti di personaggi famosi. La Collezione Giovio andò dispersa alla sua morte ma la maggior parte delle copie dell’Altissimo sono state tenute insieme dai Medici e decorano oggi i corridoi degli Uffizi. Nel 1597 l'intera raccolta fu riordinata secondo le dignita' e professioni dallo scrittore vicentino Filippo Pigafetta che segnalo' le lacune in modo che la serie potesse essere aggiornata. L'interesse iconografico della raccolta ha favorito nel tempo, la diffusione di nuove copie come quelle ordinate da Ferdinando del Tirolo nel 1595, ed è proprio in questo filone produttivo che può essere inserito il nostro dipinto, realizzato da un ignoto pittore fiammingo o tedesco, nella prima metà del XVII secolo.
CONDITION REPORT
Tela applicata su tavola parchettata nel XX secolo. Il dipinto presenta minute integrazioni pittoriche sugli incarnati, sulla piccola figura di Ercole che lotta con il leone Nemeo dipinta sul paraguance dell'elmo e sui bordi. Vecchia vernice finale ossidata sulla superficie pittorica.
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